Spring Girls (versione italiana) by Anna Todd

Spring Girls (versione italiana) by Anna Todd

autore:Anna Todd [Todd, Anna]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788893429115
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2019-11-26T08:15:25+00:00


23

Meg

IL cibo era squisito, soprattutto un’irresistibile composizione di formaggi, abbinata a un Hurricane po’ boy sandwich ricoperto di salsa barbecue e gamberetti croccanti. John ha ordinato troppo ed è avanzato parecchio, compresa una crème brûlée.

Avevo deciso di mangiucchiarne il rivestimento di caramello prima di andare a letto. O forse avremmo potuto usarla per divertirci un po’.

John però sembrava mezzo addormentato e io ero così sazia che non riuscivo quasi a muovermi. Eppure ero finalmente sola con lui e avevo bisogno di farmi un bagno o di correre una maratona. Dato che non volevo vomitare la cena come una modella anni Novanta, sono sgattaiolata fuori dal piumino, ho superato John e sono entrata in bagno.

Era rivestito di piastrelle scure, il lavandino e un grande specchio erano separati da tutto il resto. La doccia era enorme, e anche la vasca idromassaggio, ancora più grandi di quanto sembravano in fotografia.

Ho aperto l’acqua e di lì a poco si è formato uno strato di schiuma di una trentina di centimetri che arrivava fin oltre il bordo della vasca. John, sveglio all’improvviso, si è spogliato mentre chiamavo la mamma ed è entrato nell’acqua prima ancora che riuscissi a dare una sbirciatina al suo corpo. Non stavamo insieme da quando aveva avuto un permesso di due settimane in ottobre. Ero più nervosa del previsto, e il fatto di avere lo stomaco gonfio non mi rassicurava affatto.

Quando sono entrata in bagno, John era immerso nelle bolle fino al collo e il suo sguardo un po’ mi ha calmato, un po’ mi ha stuzzicato.

«Vieni, mi sento un po’ solo qua dentro.» Ha sorriso.

Era un uomo di poche parole, ma sapeva quali usare e quando. Mi sono sfilata la felpa e l’ho lasciata cadere per terra. Ha posato subito lo sguardo su di me, mi ha osservato, divorato con gli occhi, il che mi ha eccitato tanto da farmi quasi dimenticare che con tutto quel cibo nella pancia sembravo quasi incinta.

Mi sono tolta le mutandine e John ha mangiato il mio corpo con gli occhi come fosse un brunch domenicale al country club. Mi sono premuta le braccia contro il busto e mi sono bagnata un po’ quando l’acqua è uscita dalla vasca appena lui si è mosso. Mi piaceva quello che il corpo di una donna poteva fare a un uomo. Non quello che poteva fare per loro ma a loro. Alle superiori i ragazzi mi dicevano sempre che li provocavo, ed era vero. Mi piaceva. Mi volevano e non potevano avermi, perciò fingevano di essere troppo in gamba per me, mi insultavano e si passavano foto del mio corpo che non sarebbero mai riusciti a toccare.

Quando le mutandine mi sono scivolate lungo le gambe lisce, John è rimasto a bocca aperta e non ha quasi battuto le palpebre. Mi sono raddrizzata, in preda all’adrenalina, nutrendomi della tensione che emanava dal suo corpo. Mi sono sfilata gli slip dai piedi e mi sono mossa. L’acqua mi ha bruciato la pelle mentre mi immergevo nel bagno di soffici bolle. Mi sono seduta di fronte a lui nella grande vasca, con un mare di schiuma in mezzo a noi.



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